ISOLA DI CAPO RIZZUTO
Nel borgo di Isola vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; Reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; "l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell'orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.

Nella frazione di Le Castella, si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su di una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del Tempio di Hera Lacinia, posto sul promontorio di Capo Colonna.

Sulla costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia costiera contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: fumo durante il giorno e falò la notte. L'accesso all'interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno. Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto. Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800 m2 e si arricchisce di altri 200 m2 di balconate.

Sul promontorio di Capo Piccolo, compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo Domenico Marino ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japigi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel Museo archeologico nazionale di Crotone.

Molto attiva in ambito turistico, sono presenti diverse infrastrutture alberghiere, inoltre, è possibile fare escursioni nell'Area naturale marina protetta Capo Rizzuto che offre itinerari di rara bellezza, un percorso esclusivo tra l'affascinante e incontaminato patrimonio naturalistico.

 

 

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